Braccano si trova nella catena pre-appenninica del Monte San Vicino. All’interno di una meravigliosa valle che per alcuni tratti prende la forma di una forra, costeggiata da un Fosso che prende il nome della località.

Le splendide forre (Gola di Jana e Bocca de Pecu), trasformano il luogo in un ambiente magico e incontaminato, dove passeggiando per i sentieri che le circondano si possono incontrare varie tracce di animali e non si esclude che guardando nel cielo non possa veder volare, poiane, falco pellegrino e anche l’acquila, la quale recentemente sembra nidificare nelle montagne circostanti.

Braccano è natura, storia, ma anche archeologia, infatti nel 2000 nel corso dell’ampliamento della strada che conduce verso Roti sono stati rinvenuti dei manufatti del periodo del Neolitico, la ceramica rinvenuta era molto frammentaria, nonché sono stati rinvenuti resti di selce bruciata.



La chiesa di Braccano e' dedicata a S. Maria delle Grazie. Dipendeva in passato dalla Collegiata di S. Maria grazie a un documento dove riporta la data del 16 giugno 1684.

Il 2 maggio 1802 il capitolo della cattedrale consenti alle erezione di parrocchia di Braccano e Campamante di fuori. Il 7 agosto 1802 ci fu il primo parroco d. Luigi Bonfigli. Dopo l'ultima guerra subì diversi danni, specialmente dopo l'eccidio del 24 marzo 1944 dove venne ucciso il parroco don Enrico Pocognoni conservata la salma all'interno della chiesa fu poi risistemata dal parroco dell'epoca D. Dino Grillo

Veduta di Braccano
Veduta di Braccano